375 posti di collaboratore di amministrazione MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
CONCORSO (scad. 12 aprile 2021) Concorso pubblico, per esami, per la copertura di trecentosettantacinque posti di collaboratore di amministrazione, contabile e consolare, seconda area F2 e a venticinque posti di collaboratore tecnico per i servizi di informatica, telecomunicazioni e cifra, seconda area F2. (GU n.16 del 26-02-2021)
IL DIRETTORE GENERALE PER LE RISORSE E L’INNOVAZIONE Visto il testo unico approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modifiche contenente disposizioni legislative speciali riguardanti l’Ordinamento dell’Amministrazione degli affari esteri; Visto il decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale 20 dicembre 2019, n. 1202/2722 recante «Modifica del decreto ministeriale n. 233 del 3 febbraio 2017 che disciplina le articolazioni interne, distinte in unita’ e uffici, delle strutture di primo livello dell’Amministrazione centrale; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l), m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche; Vista la legge 28 luglio 1999, n. 266, contenente disposizioni relative al personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 recante «Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita’ del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni», in particolare gli articoli 24, comma 1, e 62, comma 1-bis che modificano l’art. 52 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all’art. 34-bis del sopracitato decreto legislativo n. 165/2001, concernente disposizioni in materia di mobilita’ del personale delle pubbliche amministrazioni, con Nota DFP-0002586-P del 15 gennaio 2021; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente il «Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita’, di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi»; Visti gli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, relativi alla riserva di posti per i volontari delle Forze armate; Visto il decreto-legge del 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»; Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56, recante «Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo» e, in particolare, l’art. 3; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 aprile 2020, in materia di determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM); Vista la normativa in materia di equipollenze ed equiparazione dei titoli di studio per l’ammissione ai concorsi pubblici; Visto ii decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, recante «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche», in particolare il comma 3, dell’art. 38; Vista la legge n. 29 del 2006, recante «Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunita’ europee – legge comunitaria 2005», in particolare l’art. 12; Visto il decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, recante «Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative a scuole di ogni ordine e grado», in particolare gli articoli 381 e 387; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni, «Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286», in particolare l’art. 48; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto del Ministro degli affari esteri 7 settembre 1994, n. 604, «Regolamento recante norme per la disciplina delle categorie di documenti sottratti al diritto di accesso ai documenti amministrativi, in attuazione dell’art. 24, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti Amministrativi»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, contenente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa», come modificato dall’art. 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011, n. 183; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente il «Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto-legge 25 maggio 2016, n. 97, in materia di riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice in materia di protezione dei dati personali»; Visto il decreto ministeriale del 23 giugno 2004, n. 225, concernente il regolamento di attuazione dell’art. 20, commi 2 e 3, dell’art. 21 e dell’art. 181, comma 1, lettera a) del succitato decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 in relazione alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla libera circolazione di tali dati; Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante «Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE»; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni ed integrazioni, recante il «Codice dell’amministrazione digitale»; Visto l’art. 8 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, con legge 4 aprile 2012, n. 35, recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e di sviluppo»; Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, concernente norme in favore dei privi della vista per l’ammissione ai pubblici concorsi; Considerato che la condizione di persona priva della vista non e’ compatibile con l’esigenza di assicurare l’adempimento dei compiti istituzionali cui sono tenuti il collaboratore di amministrazione, contabile e consolare, seconda area F2, ed il collaboratore tecnico per i servizi di informatica, telecomunicazioni e cifra, seconda area F2, in quanto le mansioni proprie dei profili esigono il pieno possesso del requisito della vista, in relazione sia al servizio da svolgere presso la sede centrale che presso le rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»; Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 114, con particolare riguardo all’art. 25, comma 9, che ha introdotto il comma 2-bis dell’art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme per il diritto al lavoro dei disabili» ed in particolare l’art. 3 e l’art. 18, comma 2, concernenti le quote d’obbligo occupazionali a favore delle suddette categorie protette; Visto che la quota d’obbligo prevista per le categorie protette e’ tenuta nel rispetto della Convenzione stipulata in data 28 settembre 2016, n. 12815, tra il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Citta’ Metropolitana di Roma Capitale – Servizio inserimento lavorativo disabili (SILD); Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il «Codice delle pari opportunita’ tra uomo e donna, a norma dell’art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, in attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunita’ e della parita’ di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, concernente l’attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita’ di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica; Visto il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216, concernente l’attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parita’ di trattamento tra le persone senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta’ e di orientamento sessuale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 febbraio 1994, n. 174, concernente il «Regolamento recante norme sull’accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»; Visto l’art. 1, comma 1, lettera d), del succitato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 174/94, ai sensi del quale non si puo’ prescindere dal possesso della cittadinanza italiana per i posti nei ruoli del Ministero degli affari esteri e della Cooperazione internazionale, eccettuati i posti a cui si accede in applicazione dell’art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 agosto 2019, registrato alla Corte dei conti in data 18 settembre 2019, reg. 1859, con il quale e’ stata rideterminata la dotazione organica delle aree funzionali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, come modificata dall’art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, registrato alla Corte dei conti in data 20 dicembre 2019, n. 2430; Considerata la disponibilita’ dei posti in organico nella seconda area; Visti il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del Comparto «Ministeri» per il biennio economico 2008-2009, sottoscritto il 23 gennaio 2009, e il Contratto collettivo integrativo del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sottoscritto il 1° dicembre 2016; Visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni centrali per il triennio 2016-2018, sottoscritto il 12 febbraio 2018; Visto il Contratto collettivo integrativo del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sottoscritto il 6 febbraio 2020; Visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo alla sequenza contrattuale ad integrazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto funzioni centrali del 12 febbraio 2018, sottoscritto il 19 maggio 2020; Visto l’art. 1, comma 365, lettera b) della legge 11 dicembre 2016, n. 232 «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019»; Visto l’art. 1, comma 1, lettera b) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2017; Vista la Tabella 2 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze allegato alla legge 27 dicembre 2017, n. 205; Visto il decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 24 aprile 2018; Visto l’art. 1, commi 298, 314 e 315 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021»; Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178 «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023»; Visto il piano triennale dei fabbisogni di personale (PTF) 2020-2022 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale approvato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica con nota n. 68881 del 28 ottobre 2020 e dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico con nota n. 244157 del 23 dicembre 2020; Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalita’ nella pubblica amministrazione; Visti gli articoli 247-249 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 recante «misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19» convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77 come modificato dal decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104. Decreta: Art. 1 Posti a concorso 1. E’ indetto un concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di complessive quattrocento unita’ di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, da inquadrare nell’area funzionale II, fascia retributiva F2, nei ruoli del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale secondo la seguente ripartizione: codice 01 – Profilo professionale di collaboratore di amministrazione, contabile e consolare. Trecentosessantacinque unita’ di personale da inquadrare nel profilo professionale di collaboratore di amministrazione, contabile e consolare, seconda area F2. codice 02 – Profilo professionale di collaboratore tecnico per i servizi di informatica, telecomunicazioni e cifra. Venticinque unita’ di personale da inquadrare nel profilo professionale di collaboratore tecnico per i servizi di informatica, telecomunicazioni e cifra, seconda area F2. Il candidato, fermo restando il possesso dei requisiti di cui al successivo art. 2, puo’ presentare domanda di partecipazione per ciascuno dei profili professionali relativi ai codici di concorso di cui al presente articolo. 2. Ai sensi dell’art. 167 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, il dieci per cento dei posti messi a concorso per ciascun codice di concorso e riservato agli impiegati di nazionalita’ italiana con contratto a tempo indeterminato presso le Rappresentanze diplomatiche, gli Uffici consolari e gli Istituti italiani di cultura all’estero, ove in possesso dei requisiti previsti dal presente bando. 3. Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti messi a concorso per ciascun codice di concorso e’ riservato ai volontari in ferma breve o in ferma prefissata di durata di cinque anni delle Forze armate, congedati senza demerito anche al termine o durante le eventuali rafferme contratte nonche’ agli ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in possesso dei requisiti previsti dal presente bando. 4. Ai sensi dell’art. 52 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il dieci per cento dei posti messi a concorso per ciascun codice di concorso e’ riservato al personale di ruolo del MAECI in possesso dei requisiti previsti dal presente bando. 5. Con riferimento all’art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68 si tiene conto dello stato di attuazione della Convenzione richiamata nelle premesse. 6. Coloro che intendono avvalersi di una delle suddette riserve ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso, secondo quanto specificato nel successivo art. 3. 7. Le riserve di legge e quelle facoltative sono valutate esclusivamente all’atto della formazione, per ciascun codice di concorso, della graduatoria finale di merito di cui al successivo art. 11 e nel limite massimo del 50 per cento dei posti relativi a ciascun profilo professionale di cui al comma 1. La predetta percentuale e prioritariamente destinata alle quote di riserva obbligatoria, in proporzione alle diverse percentuali previste dalla legge, e in subordine alla quota di riserva facoltativa. 8. I posti riservati, se non utilizzati a favore delle sopraindicate categorie di riservatari, sono conferiti agli idonei secondo l’ordine di graduatoria.
Candidati per questa Offerta di Lavoro
- Azienda: Gazzetta Ufficiale
- Sede di lavoro: Roma, Roma Capitale, Lazio, Italia
- Tutte le offerte di questa azienda: Gazzetta Ufficiale
- Tipo di contratto: Tempo Indeterminato
- Stipendio: 1.000 - 1.500
- Categoria Offerta: Segreteria / Amministrazione
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- Offerta pubblicata il: 07.03.2021
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